Il giorno 12 settembre 2020, ventuno associazioni ambientaliste, tra cui la nostra associazione, hanno firmato un comunicato stampa dichiarando la loro opposizione al progetto regionale della nuova strada provinciale Canturina Bis.
La situazione in generale
Regione Lombardia ha promesso 95 milioni di euro nel mese scorso per la costruzione della nuova Canturina e i cui lavori per il primo tratto sono attesi per il 2021.
Si tratta di una strada provinciale che collogherebbe Cantù con Mariano Comense. Per l’anno prossimo sarebbe previsto l’inizio dei lavori per il primo lotto tra Cantù e Cucciago.
In totale sono un 7 km di strada e questo progetto avrebbe lo scopo di alleggerire il traffico, soprattutto il traffico dei mezzi pesanti, tra Cantù e Mariano, attraverso un “cambio di direzione” che in teoria diluirebbe il traffico nelle strade urbane.
La nostra visione
Noi, insieme alle venti associazioni firmatarie del comunicato, crediamo che questa proposta sia inadeguata. Innanzitutto, come abbiamo scritto nel comunicato, questa proposta come altre sono “spesso frutto di ipotesi progettuali vecchie e obsolete, mai realizzate“. Un esempio di proposta simile già emersa è la tangenzialina di Mariano.
Il motivo principale del nostro “No alla Canturia Bis” riguarda però l’impatto ambientale di questa strada su un territorio già urbanizzato e su quanto rimasto di aree verdi tra prati e parchi.
La ricercata sostenibilità di questo progetto come altri entra quindi in contraddizione anche per le forse mancate proposte alternative alla mobilità davvero sostenibile, come un potenziamento dei trasporti pubblici, progettazioni di piste ciclabili o un intervento sulle strade già esistenti.
Sempre nel Comunicato abbiamo elencato in modo più approfondito le idee alternative contro quest’opera idispendiosa, considerando il costo previsto, e soprattutto che porrebbe rilevarsi inutile o poco efficace.
Fonti
AA. VV. “No alla Canturina Bis e no a nuove strade” (12 settembre 2020).
C. Silvia, “Canturina Bis, prima tappa in Provincia. E gli ambientalisti sono già contrari”, articolo de “Il Giornale di Cantù” (15 settembre 2020).
