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Vie dell'Acqua

Roggia Fossarone

L’ing. Ettore Bianchi scriveva sulla roggia Fossarone : “Il suo percorso va dai prati posti a sud di Capiago centro per Intimiano di sopra e da qui sino al confine sud con il comune di Cantù. Il suo bacino idrico occupa la zona sud dello spartiacque del vecchio comune di Capiago e tutta la zona centrale del comune d’Intimiano.”

La roggia Fossarone, detta anche roggia Maietto, o roggia Mariola, nasce dove c’è la palestra comunale a Capiago, dietro il campo sportivo, precisamente dietro dove c’è il bosco della pista ciclopedonale.

Questa roggia attraversa la via Serenza a Capiago (passando per la pista ciclopedonale) per arrivare in zona Montecastello.

Dalla zona Montecastello arriva a Cantù, in via Como, dove tutt’ora vi è “il luogo della Festa dell’Unità” e passa scoperta per i prati posti dietro al centro commerciale Il Viaggiatore Goloso e infine giunge alla zona del ristorante Capolinea.

Più precisamente, di fronte al ristorante, c’è una strada, via Tito Speri, e, seguendo questa via, compare la roggia (scoperta) che prosegue il suo corso fino alla Chiesa di Sant’Antonio, sempre a Cantù.

Dal parcheggio della Chiesa di Sant’Antonio scorre intubata fino a riemergere per qualche metro in Via Manzoni (dove c’è Banco Desio, nel punto in cui inizia il ponte sopraelevato). Da questo punto in poi prosegue di nuovo intubata fino al parcheggio delle piscine a Cantù.

Prosegue infine verso Cantù Asnago, fino a confluire nel torrente Seveso.

La roggia Fossarone è detta anche Maietto perché è probabile che una volta, nei secoli scorsi, alimentasse un maglio, ovvero una macchina per forgiare il ferro.

La roggia si chiama Fossarone perchè il suo nome deriva da “fosso”: di fronte alla seteria Bianchi di Capiago Intimiano c’era, infatti, una profonda valle dove scorreva questa roggia.